Bici Express Catania

Pony Express Catania - Consegne - Corrieri In Bicicletta - bike messenger

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Finalmente arrivato!

Bici Express Catania augura felici giorni di festa

 

Calendario e orari pony express :

§ siamo chiusi il 25-26 dicembre

operativi regolarmente da martedì 27 a sabato 30 
dalle ore 8,30-13,00 e dalle 15,30-19,00.

§ 31 dicembre aperti orario continuato fino alle ore 16.00

Torneremo a pedalare dopo Capodanno, giorno 2 gennaio 2018

Riapertura dopo le ferie estive

STOP FERIE!!!!!
eccoci di nuovo ai pedali per potervi servire.

Bici Express Catania riapre domani mercoledì 30 agosto

orario 8,30-13,00 e dalle 15,30-19,00 come sempre dal lunedì al venerdì.

Buon rientro e lavoro a tutti.

 

Ottavio Bottecchia: un mistero da vivo e da morto…

Ottavio Bottecchia: un mistero da vivo e da morto…. Il libro ” Il corno di Orlando” di Claudio Gregori racconta la storia del “Muratore del Friuli”.

Era diventato ciclista professionista a 27 anni e in precedenza aveva lavorato come muratore e carrettiere.

Aveva partecipato alla prima guerra mondiale come Bersagliere nel 6° battaglione bersaglieri ciclisti, ed era stato insignito di Medaglia di bronzo al valor militare.

“Non corro per la patria che ho servito sul Piave, ne per gli applausi, ma per gli schei. Voglio che la mia famiglia esca dalla miseria”.

L’assicurazione sulla vita, uno scontro con un gerarca fascista….
Claudio Gregori ha il merito non solo di ricostruire la biografia completa dell’eroe campione ma anche quello di aver riesumato tirato fuori aneddoti di altre figure del ciclismo.

Vi raccomando oggi su “Venerdì” La Repubblica la lettura dell’articolo “Botescià, la maglia e il giallo” a firma del giornalista e scrittore Gianni Mura.

Di seguito copia della rivista, buona lettura.

“Botescià,la maglia e il giallo” di Gianni Mura – Venerdì,La Repubblica 23 giugno 2017

“Botescià,la maglia e il giallo” di Gianni Mura – Venerdì,La Repubblica 23 giugno 2017

 

 

Povero Bartali! italiani senza memoria

Povero Bartali! italiani senza memoria…. un museo con cimeli unici e si rischia di perdere  un tesoro nazionale.

Oggi il Corriere Della Sera a firma di Daniela Cavini racconta una storia davvero vergognosa!

Corriere della Sera, Sette 31.03.2017 “Povero Bartali: il suo museo non raccoglie neppure mille firme” di Daniela Cavini

Corriere della Sera, Sette 31.03.2017 “Povero Bartali: il suo museo non raccoglie neppure mille firme” di Daniela Cavini

Il ciclomeccanico che fa correre le biciclette a Catania: intervista

Il ciclomeccanico che fa correre le biciclette a Catania ha una storia che inizia dalla “terra degli uomini integri”, il Burkina Faso. Non è per caso che incontro Abdoul Salam Ouedraogo e chiedo un intervista: lui un uomo di poche parole uno di quelli tutto di un pezzo “integri”, con sensibilità capacità nascoste e appena svelate da quelle poche parole che gli strappo.

E’ uno di quelli che ha capito che il posto fisso è una fregatura. La nostra società della certezza del posto spinge a vendere l’anima creando solitudine, servi piuttosto che persone con propria individualità. Salam ha sentito che il posto fisso significava la rinuncia alla propria anima. Dopo essere stato per anni dipendente ha scelto di mettersi in gioco e si è salvato!
Ha iniziato da un mese la sua impresa Atelier des vélos ,via Mario Sangiorgi n°20 a Catania.

Per i giovani che vogliono avvicinarsi al lavoro di ciclomeccanico consiglio di ascoltare le sue parole la sua esperienza.

Questo mestiere è ideale per gli appassionati della bicicletta. Figura essenziale quando si ha problemi con la bici. Perciò i ciclomeccanici sono molto richiesti, per questo motivo la loro professionalità è ambita. I più bravi godono di stima e successo, ma guai a farsi trovare impreparati sulle biciclette di ultima generazione. Oggi questa professione è molto più complessa che in passato e il ciclomeccanico è diventato anche un po’tra virgolette” ingegnere”, visto che tutto è un continuo di aggiornamenti tecnica.

Raggiungo la sua bottega e prima di scambiare due parole con Salam la mia attenzione è ferma al logo della sua impresa: viene ripreso con citazioni l’emblema del Burkina Faso, i colori della bandiera nazionale,cavalli affrontati e lance incrociate, l’aggiunta della corona del ciclista addossata alla stella del Burkina Faso

logo di Atelier des vélos

Burkina Faso – stemma della nazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo logo d’impresa cela uno sconfinato amore e attaccamento alla terra di origine.Sto scoprendo qualcosa della sua vita che lo anima senza che una sola parola esca dalla sua bocca!

Così inizia l’intervista e visita in bottega da Salam.

Ciao Salam potresti presentarti agli amici che ci seguono?

Io sono meccanico di biciclette. Dopo aver lavorato per anni nel settore della meccanica delle biciclette con altri, adesso ho la mia officina di assistenza.

Ci racconti come e quando hai iniziato a dedicarti con passione a questo lavoro?

Io sin da piccolo ho avuto la passione per il ciclismo. Nel 1989 per una serie di coincidenze fortunate ho avuto la possibilità di iniziare come apprendista meccanico  con monsieur Abdoulaye Nikiema, che aveva la sua officina per biciclette nello stesso quartiere della mia famiglia,  nella capitale del Burkina Faso.  Lui era anche meccanico della nazionale ciclistica del paese, per cui insieme alle biciclette di città nella sua bottega si lavorava anche alle biciclette da corsa.

Seguivo tutte le manifestazioni ciclistiche che si svolgevano nella mia città. Guardavo estasiato i ciclisti durante le gare e il mio sogno era quello di poter indossare i loro panni e gareggiare, ma all’epoca a Ouagadougou non esisteva una squadra di allievi e io non avevo l’età per gareggiare con gli atleti adulti. Monsieur Abdulaye Nikiema per premiare il mio impegno nel lavoro mi regalò una bicicletta da corsa e così cominciai a partecipare agli allenamenti ma in misura ridotta e adeguata alla mia età con il  “Group Fadoul”, una società ciclistica importante che mi dava anche una mano per sostenere le spese connesse alla pratica sportiva (bicicletta,  ricambi e di tanto in tanto un rimborso spese).

Piano piano ho raggiunto un buon livello ciclistico e a partire dal  1995 ho ricevuto diversi inviti da società europee: nel 1995 dalla  squadra francese “Peugeot” e nel 1996 dalla squadra belga “BBS”, poi sono passato a una squadra di Anversa. Nel 2001 ho iniziato il mio stage presso l’UCI,  l’Unione Ciclistica Internazionale che ha  sede a Aigle in Svizzera. Qui oltre a seguire il programma di allenamenti e gare facevo il secondo meccanico del centro in un’officina professionale molto all’avanguardia,  specializzata in  corsi di formazione professionale.

Cosa più ti piace del tuo lavoro?

Nel mio lavoro l’esperienza e la pratica contano moltissimo, senza mettere da parte la teoria ovviamente. Nel lavoro  meccanico mente  e mani  sono fondamentali.

Quali consigli daresti a chi desidera prendere ispirazione da te, avvicinandosi al mondo della ciclomeccanica?

Bisogna avere passione…pazienza…educazione… La bicicletta è un mezzo apparentemente semplice, ma bisogna conoscerla bene e bisogna stare molto attenti nel montaggio della bici prima  di consegnarla al proprietario.

Ho saputo da amici che hai partecipato ad una edizione della Parigi-Roubaix

Nel 2002 con la squadra  C.M.C. dell’UCI ho partecipato alla Parigi – Roubaix: un’esperienza unica e indimenticabile.

Avresti voluto rimanere nel mondo del ciclismo sportivo?

Sempre. Per me non era un lavoro, ma la mia vita. Ma non rimpiango nulla del passato, il mio percorso di vita e le relazioni con le persone attraverso il mio lavoro mi  hanno  fatto scoprire altri aspetti che prima sconoscevo come il cicloturismo, o altre pratiche sportive come il triathlon.

Qual è la tua vittoria preferita, quella che porterai sempre nel cuore?

Non ho il  ricordo di una vittoria in particolare, ma ricordo i successi alle tappe del Tour du  Faso e il calore della gente che mi faceva sentire un eroe.

Ho vinto il Tour du Mali  come classifica generare e classifica a punti 1999 e il Tour du Togo come classifica generale 2000.

Hai un idolo del ciclismo?

Laurent Jalabert: un ciclista completo. Riesce a dare ottime performance in qualunque situazione

Cosa hai imparato dal ciclismo sportivo?

Educazione. Il ciclismo è  sinonimo di lunghi allenamenti e fatica. Inevitabilmente ti cambia  e ti educa. Forse da l’esterno non sembra, ma il ciclismo è uno sport molto duro. Ma quando si ha la passione si scopre anche il lato divertente.

Auguri Salam in bocca al lupo per la grande prova d’impresa che ti aspetta…con i valori che ti accompagnano potrai scalare montagne! 

A.G.

CRONOACCHIANATA 2017 : video foto della cicloscalata

CRONOACCHIANATA 2017 : video foto della cicloscalata.

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CRONOACCHIANATA 2017:messaggi extraterresti da alieni ciclisti di Catania

Cronoacchianata 2017 : messaggi extraterresti da alieni ciclisti di Catania. Si conclude la cicloscalata con un ciclista premiato dalla giuria che improvvisamente parla una lingua “aliena”.

Ecco la classifica finale:

Cronoacchianata 2017 – classifica

La giornata era iniziata bene con gioia : consegna della campana donata da Andrea Genovese al patron della Cronoacchianata Attilio Pavone, ciclisti che arrivono all’appuntamento 2 ore dopo, la novità APP  segnatempo chronohackwatch che non funzionau, la solita camurria di segnare i tempi di percorrenza dei ciclo scalatori con carta e penna, il ciclista che perde l’equilibrio pedalando su una sola ruota mentre in mano tiene l’altra…..

(VIDEO E FOTO DELL’EVENTO QUI…..)

  Alla Cronoacchianata di Catania abbiamo visto di tutto e di più in questi anni … mai abbiamo assistito a un messaggio che arrivasse da un punto oltre la terra!!!

Ma extraterrestri che lanciano messaggi noooo…!!!

In fantascienza gli extraterrestri gli alieni sono rappresentati come forme di vita generalmente intelligenti provenienti da un pianeta diverso dalla Terra. Spesso sono anche indicati collettivamente come alieni i  rappresentanti di civiltà non umane, anche nel contesto del proprio habitat nativo.

Il significato di “alieno”lo prendo per riferirmi a un “altro”. La parola “alieno” (dal latino alienus col vario significato di «appartenente ad altri, altrui; straniero; estraneo; avverso») indica in generale un soggetto estraneo all’ambiente di riferimento.

Ecco perché con ironia ma non troppo necessita parlare di “ciclisti alieni a Catania”…. perché chi utilizza la bicicletta per muoverci a Catania è considerato degli extraterrestre.

Il messaggio è arrivato adesso sta a noi decodificarlo…..! 🙂 

Cronoacchianata 2017: incredibile messaggio alieno! VIDEO

Cronoacchianata 2017: incredibile messaggio alieno!il Video è una rivelazione che porta  a reinterpretare sotto una luce nuova e completamente diversa gli eventi passati delle precedenti cicloscalate……

Il ciclista viene premiato dalla giuria e come vedete in video subito pronuncia parole di una lingua sconosciuta, il cane di Giambattista Petrillo inizia abbaiare e diventa irrequieto…..

cose incredibili da paura!!!

Felice anno nuovo

Il 2016 pedalando è volato via.
Fin dall’anno 2010 dal primo giorno di lavoro ci governa una forza animatrice che conferisce movimento, nello stesso tempo, dirige e ordina il tutto; è l’amore passione per il lavoro che quotidianamente ci conduce e guida.

Con lo stesso spirito continueremo per il settimo anno consecutivo a pedalare, grazie a voi.

Buon anno a tutti, auguri di buon 2017  🙂